Successioni
Le successioni ereditarie sono atti con cui il proprietario decide di devolvere il proprio patrimonio dopo la sua morte. In mancanza di precise volontà, la successione avviene con regole stabilite dalla legge in modo da tutelare i legittimi eredi.
La materia viene trattata nel libro secondo del Codice Civile.
Successione ereditaria
Esistono due tipi di successione:
- Successione testamentaria quando è regolata da un testamento
- Successione legittima quando è disciplinata esclusivamente dalla legge
In entrambi i casi il nostro ordinamento stabilisce che una quota di eredità, la legittima, spetta di diritto ai parenti più stretti ovvero il coniuge, i figli (e i loro discendenti), i genitori e gli altri ascendenti (solo in mancanza di discendenti).
La somma delle quote riservate ai legittimari non esaurisce la totalità del patrimonio ereditario: esiste sempre, infatti, una quota ereditaria “disponibile”, che il de cuius, mediante un testamento, può devolvere come crede.
Il testamento può essere:
- estamento pubblico quando viene redatto da un notaio che ne conserva l’originale
- Testamento olografo quando viene redatto privatamente.
Successioni ereditarie tempi e modi
L’apertura della successione deve avvenire entro un anno dalla morte del defunto.
L’accettazione dell’eredità può essere tacita o documentata da un notaio o dal cancelliere del tribunale competente.
È possibile anche rinunciare all’eredità o accettarla con beneficio di inventario (obbligatoria questa formula in caso di eredi minori) o fare successioni integrative.
Le tasse di successione vengono pagate alla Agenzia delle Entrate e vengono calcolate con franchigie e aliquote che variano a seconda del grado di parentela e del valore della successione.
Si tratta di un adempimento fiscale di fondamentale importanza, in quanto costituisce condizione imprescindibile al fine di poter disporre dei beni ricevuti.
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